Creazione. Performance multimediale
Corto Maltese, conversazione con Irene
Una favola misteriosa e poetica

Introduzione Cynthia Fleury, filosofa, psicanalista

Marco Steiner ideazione.

Vincenzo Cascone e Marco Steiner regia.
Thierry Thomas consulenza alla regia.
Marco d’Anna fotografia.

Giovanni Robustelli disegno.

Vincenzo Cascone video e regia multimediale.
Francesco Cafiso pianoforte, sax, flauto.

Marcha Van Boven attrice, nel ruolo di “Irene”.
Sébastien Schmit attore, nel ruolo di Corto Maltese.

Marielle Gonier ballerina, nel ruolo di Bocca Dorata.

Yves Coumans scenografia.

Corto Maltese, Conversazione con Irene, è un progetto multimediale pluridisciplinare concepito da diversi artisti che hanno messo insieme le rispettive arti e talenti per ridare vita ai viaggi di «Irene di Boston», una Yawl simile a quella di Corto Maltese.
Il veliero, costruito nel 1914 in Inghilterra, affondò cento anni più tardi a Pozzallo, sulla costa siciliana che si affaccia verso l’isola di Malta.
Corto Maltese scoprendo il relitto, inizia una conversazione onirica e carica di simboli dove l’itinerario evocato dal veliero conduce lo spettatore in giro per il mondo e lentamente da “Irene di Boston” scaturisce un personaggio femminile.
Le storie dei viaggi sono metafore di esperienze umane, del coraggio necessario per vincere la paura, della curiosità necessaria per scoprire e comprendere diverse culture in un percorso che diventa una sorta d’iniziazione.
Lo spettacolo inizia con l’annuncio della scomparsa di Hugo Pratt e con Corto Maltese che si ritrova in una solitaria crisi di disorientamento e d’identità, fino a quando attraverso il dialogo col relitto del veliero scopre che al suo interno si cela un animo femminile prigioniero dei legni in disfacimento.
I ricordi delle avventure reciproche, i sogni, gli incontri e i destini incrociati consentono a Corto di ritrovare se stesso.