Dopo Valona (Albania ) e Pola (Croazia) con il nuovo anno ripartono le mostre dedicate all’arte di  Hugo Pratt promosse dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale  in collaborazione con Cong Sa. 

La terza tappa prevede l’inaugurazione  all‘Istituto Italiano di Cultura di Oslo sarà  il 18 gennaio 2024 e a raccontare la vita di Hugo Pratt e la storia di Corto Maltese ci saranno Jon Rognlien, traduttore di tutti i volumi della serie su Corto Maltese, e l’editore Alexander Leborg. La mostra è visitabile fino al 22 marzo 2024.

Il percorso scenografico ideato da Cong è un invito al viaggio attraverso i luoghi di Pratt prima e di Corto Maltese poi, dall’Europa all’Africa, dal Sud America all’Asia. Incontri, riferimenti letterari, biografie di creatore e personaggio che si fondono dando vita ad una rappresentazione unica di uno dei maestri dell’arte italiana .

Perchè se il Ministero degli Esteri ha scelto Hugo Pratt per rappresentare il valore della lingua e della cultura italiana nel mondo probabilmente aveva ragione Umberto Eco quando diceva ““Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese”. Il fumetto finalmente va oltre  la definizione di “nona arte”  e diventa codice narrativo per raccontare il mondo, mette in scena una complessità contenutistica e linguistica, diventa letteratura disegnata.