Disegni di Hugo Pratt e testi di Héctor G. Oesterheld

Sgt. Kirk 02 – L’assalto dei Comanche

€ 22.00

Disegni di Hugo Pratt e testi di Héctor G. Oesterheld

Sgt. Kirk 02 – L’assalto dei Comanche

€ 22.00

Lingua

ITA
italiano

Formato

28×21
cartonato

Pagine

184
Bianco e Nero

Editore

Rizzoli Lizard

Anno

2010
aprile

Tipologia

ALBO
disponibile

La storia

Dopo il terribile massacro di Fort Vance – in cui il sergente ha involontariamente giocato un ruolo che l’ha reso, agli occhi dei suoi vecchi compagni d’armi, un “rinnegato” – Kirk vive in preda al tormento e al rimorso: non può tornare tra i militari, che lo considerano un traditore, ma neanche restare con gli indiani, sempre in guerra tra loro.

Le origini

Lunghissima serie composta da molti episodi apparsa sul settimanale argentino “Misterix” a partire dal n° 225 del gennaio 1953 con frequenti cambi di campo con il compagno di scuderia “SuperMisterix”, entrambi dell’editorial Abril.
In seguito approda su “Hora Cero Suplemento Semanal” per poi continuare sulla rivista “Frontera Extra”. l Sgt. Kirk ha avuto in Italia un ampio ventaglio di pubblicazioni, la più importante delle quali è risultata la rivista dall’omonimo nome, “Sgt. Kirk” appunto, edita da Florenzo Ivaldi, che lo ha proposto in tutti i suoi 62 numeri usciti dal 1967 al 1997. Il Sgt. Kirk ha avuto in Italia un ampio ventaglio di pubblicazioni, la più importante delle quali è risultata la rivista dall’omonimo nome, “Sgt. Kirk” appunto, edita da Florenzo Ivaldi, che lo ha proposto in tutti i suoi 62 numeri usciti dal 1967 al 1997. Attualmente viene riproposto in eleganti volumi editi dalla Rizzoli Lizard in rigoroso ordine cronologico.

Info

Lingue disponibili:

Episodi:

Contiene gli episodi: Il ladro di Cavalli, La maledizione del Tomahawk, Corazon Sutton, Il prigioniero, L’Attacco comanche, Lo Scambio, Diecimila dollari di taglia, La Fuga, La barca del Missouri, In cerca di aiuto a «Puesto Solo »

Edizioni
precedenti

Per i collezionisti

L'opera

Sgt. Kirk
Ricco di dialoghi che esprimono spesso contrapposte tesi ideologiche e diversi princìpi di vita, il fumetto si rivela come un prodotto “adulto” a tutti gli effetti.
È decisamente un fumetto innovatore, questo del Sgt. Kirk, e sicuramente anticipatore, come western, di quella giusta ricerca storica che solo molti anni dopo vedrà una presentazione più obiettiva e realistica dei rapporti tra gli indiani e la cosìddetta “civiltà” dei bianchi. Alimentata per troppo tempo da un cinema hollywoodiano troppo manieristico e sprezzantemente di parte, l’opinione pubblica si è nutrita a lungo di una falsa cultura che ha sempre visto l’uomo bianco come il “buono” e l’indiano come il “cattivo”. Soltanto nel 1970 la cinematografia USA comincerà a cambiare registro con tre film che contribuiranno in maniera determinante a far cambiare opinioni e giudizi: “Soldato Blu” di Ralph Nelson, “Piccolo grande uomo” di Arthur Penn, “Un uomo chiamato cavallo” di Elliot Silverstein. Se si pensa che Sgt. Kirk è del 1953 si può comprendere pienamente il valore di questo fumetto western che già dai primi episodi presenta il protagonista, un sergente del Settimo Cavalleria dell’esercito USA, oppresso da dubbi e sentimenti contrastanti, incerto e confuso tra il senso del proprio dovere di militare e la pietà e la sete di giustizia nei confronti degli indiani. Dopo una lotta interna penosa e difficile, decide di disertare l’esercito e schierarsi con i pellerossa. Diventa così “fratello di sangue” di Maha, il giovane figlio del capo indiano Tchatoga, integrandosi al meglio con la sua tribù. Altre figure di rilievo della serie sono il dottor Forbes, un medico anticonformista, e il Corto, un ex bandito con reminiscenze romantiche.

ll sodalizio Pratt-Oesterheld
HUGO PRATT emigra in Argentina nel 1949, appena trentenne, per seguire la propria vocazione artistica. Gli anni in Sud America si riveleranno fondamentali sia per le avventure e gli incontri (esplorerà la Pampa in lungo e in largo e farà amicizia con il grande jazzista Dizzy Gillespie) sia in ambito lavorativo: risale a questo periodo, infatti, la fruttuosa collaborazione con Héctor Germàn Oesterheld, uno sceneggiatore argentino di origine tedesca con cui darà vita alle due serie Sgt. Kirk (1953) ed Ernie Pike (1957).
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