Cong Edizioni torna in libreria con il secondo titolo della collana Escondida, dedicata alle libere isole narrative ispirate all’immaginario prattiano. Dopo il successo di Marco Steiner con Corto Maltese e Irene di Boston, è ora il turno dello scrittore e illustratore Pietro Nicolaucich, che ci porta nel dedalo di Laugnalabirinto, una raccolta di due racconti ispirati a Hugo Pratt, Venezia e altre eternità. Mettetevi comodi, è un bel viaggio.
LA PASSIONE PER BORGES, L’AMMIRAZIONE VERSO ALAN MOORE E L’AMORE PER HUGO PRATT: LAGUNALABRINTO È UN LIBRO PER CHI NON HA PAURA DI PERDERSI. E NEMMENO DI RITROVARSI
Pietro Nicolaucich, con i suoi due racconti, ci accompagna tra percorsi tortuosi e immaginari, dove l’esplorazione non segue linee rette ma si snoda attraverso labirinti che sfidano la mente e l’immaginazione. Un’opera lirica intrisa di simbolismo e riferimenti letterari che giocano con la mente del lettore offrendo più domande che risposte, in perfetto stile con l’immaginario prattiano.
Lagunalabirinto (testi di Pietro Nicolaucich e disegni di Hugo Pratt):
Angelo Nanut è ossessionato da un enigma antico: Venezia, con la sua geografia mutevole e incomprensibile, è un vero e proprio labirinto. Attraverso un lungo viaggio di ricerca, tra testi antichi, studi cabalistici ed esoterici, scopre che la città nasconde un segreto custodito da secoli: un percorso magico che collega Venezia all’isola perduta di Metamauco. Alla fine del percorso, la rivelazione non sarà solo fisica ma anche interiore, con l’incontro con qualcuno che sembra vegliare su quel mistero da tempo immemore.
Detective Rasputin (testi e disegni di Piatro Nicolaucich):
Tra dialoghi pungenti, sottili giochi di potere e situazioni surreali, Rasputin affronta un viaggio con il consueto sarcasmo e un’intelligenza pungente, sempre sul filo tra il tradimento e la lealtà. Questa volta, soprattutto verso se stesso. Uno storia che inizia come il più classico dei gialli deduttivi, e finisce per trasportarci in un mondo immaginario, o forse solo sognato. Se da Hugo Pratt o da Pietro Nicolaucich, questo non ci è dato saperlo.
“Mentre salgo sul ponte guardo il fiume. Nella mia testa scorro no immagini, scenari di possibilità future e passi falsi calpestati nel passato. C’è stato un tempo in cui Corto c’era, e un tempo in cui non c’era più. E senza di lui io non ero. Non sono. Ho perso il mio amico, e non mi sono mai perdonato questa trascuratezza. Il rimpianto è l’energia più forte dell’universo.”
Rasputin
“Venezia è stata progettata per perdersi, e per non avere una logica in cui potersi ritrovare. Ma se è un labirinto, allora dove conduce? Dov’è, o meglio, cosa è l’uscita? Se è un labirinto allora significa che nasconde qualcosa.”
Angelo Nanut