Irene di Boston

Testi di Marco Steiner, disegni di Hugo Pratt

Corto Maltese e Irene di Boston

Testi di Marco Steiner, disegni di Hugo Pratt

Corto Maltese e Irene di Boston

€ 17.50

Lingua

ITA
italiano

Formato

13×22.5
brossura con bandelle

Pagine

144
colori

Editore

Cong Edizioni

sito web

Anno

2024
aprile

Tipologia

Racconto
Collana Escondida

La storia

CORTO MALTESE E IRENE DI BOSTON: LA STORIA DI UN APPUNTAMENTO QUASI IMPOSSIBILE

Un dialogo surreale tra il naufrago Corto Maltese e il relitto di un veliero dal passato glorioso. Come può ricominciare la vita quando tutto sembra finito? Come superare le avversità dell’esistenza dopo le tempeste? Una favola poetica e appassionata in cui le risposte alle domande sono nella capacità dell’uomo di tornare a sognare.

Dopo la scomparsa di Hugo Pratt, Corto Maltese si interroga sul proprio futuro: c’è ancora una strada per lui? Dopo una tempesta finisce su una spiaggia della Sicilia, accanto a quello che rimane di una nobile barca a vela che si chiama “Irene di Boston”, anche lei desiderosa di tornare a solcare i mari. Il dialogo è un sogno dentro un sogno tra l’incontro con il corvo Puck, l’apparizione di Bocca Dorata e quella di una misteriosa ragazza irlandese dai capelli rossi. “Le meraviglie del mondo sono tre: un cavallo che corre, una ballerina che danza e una vela sul mare” dice Corto.
Il sogno prosegue con l’amico maledetto e prediletto del Maltese: Rasputin che lo salva e lo fa salire a bordo della propria barca verso nuove avventure e nuovi orizzonti, anche dopo la scomparsa del proprio padre di matita.

E sarà proprio il 1 novembre di chissà quale anno, il giorno di Tarowean – lo stesso in cui iniziò tutto con “Una ballata del mare salato” – che Corto e Rasputin si ritroveranno su una “Irene di Boston” tirata a lucido. Sarà “Il giorno delle sorprese” con un gabbiano ad accompagnare la nuova rotta. Un gabbiano dagli occhi “azzurri come il mare”, proprio come quelli del Maestro Veneziano.

L'autore

Marco Steiner

Vive fra Roma e New York. Lo pseudonimo “mitteleuropeo” gli è stato suggerito da Hugo Pratt con il quale ha collaborato dal 1989 al 1995. L’idea per questo racconto nasce qualche tempo fa in Sicilia, dove l’autore ha incontrato un veliero dal nome “Irene di Boston 1914”, che gli ha ricordato lo “Yankee” incontrato da Hugo Pratt a Rarotonga.

L'opera

Irene di Boston
“Questa storia nasce tanto tempo fa, nel novembre del 2013, da un incon- tro in Sicilia con un veliero distrutto, anzi, nasce molto prima, da un in- contro con un Maestro come Hugo Pratt che ha aperto a tanti, non solo a me, la porta di un meraviglioso mondo fatto di immagini e immaginario. A lui va il primo Grazie.
Il veliero che ho incontrato a Pozzallo (RG) si chiamava “Irene of Boston 1914”, il veliero che aveva incontrato Pratt a Rarotonga si chiamava “Yan- kee” ed è stato questo collegamento e una frase di Pratt, “I racconti, gli aneddoti, gli oggetti, quando li ami, diventano vivi” che mi hanno sensi- bilizzato a cercare la storia di questa barca abbandonata davanti al mare.”
Marco Steiner

Il libro è arricchito da una postfazione di Vincenzo Cascone e dalle musiche del jazzista Francesco Cafiso, ascoltabili su Spotify tramite il QR Code all’inizio del libro.
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