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Curioso miscuglio di ascendenze franco-inglesi, giudaico-spagnole e turche, Hugo Pratt nasce veneziano e forma la sua adolescenza in Etiopia dove scopre il fascismo e I’amore, impara a disegnare e a detestare iÌ colonialismo. Nella Venezia liberata, indossa tutte le uniformi possibili, nemiche e alleate. A ventidue anni, s’imbarca per Buenos Aires, dividendo il suo tempo tra fumetti, viaggi e stravaganze mondane. Crea circa novemila tavole disegnate, da L’Asso di picche a Corto Maltese, personaggio culto dagli anni Settanta ai Novanta. Da un’avventura all’altra, compie più volte il giro del mondo, sulle tracce di Rimbaud, Stevenson, Jack London e tanti altri amici noti e meno noti. “La mia vita è cominciata molto prima che nascessi, e credo continuerà senza di me per molto tempo ancora”, scrive Pratt.
L’altro viaggio è interiore. Esperto di cabala, iniziato al vudu, esploratore dell’arcano in sei o sette lingue apprese e parlate e in trentamila libri letti e colìezionati, Hugo Pratt è il misterioso gentiluomo di Venezia che si incontra in questo libro assieme alle sue sorelle nere, ai suoi cugini indiani, alle sue donne, ai suoi personaggi, ai suoi amici e alla morte….
Il libro è arricchito di disegni, acquerelli e foto di Hugo Pratt.
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Per i collezionisti
[…] Corto esiste perché c’è stato un signore che lo ha pensato e inventato sulla base della sua vita. E la vita di Pratt è una roba pazzesca, sono 150mila Corto Maltese messi assieme..
Dario vergassola – prefazione all’opera
[…] Piaceva molto ad Hugo Pratt il titolo che aveva inventato per questo libro: il desiderio di essere inutile, titolo che suonava come un lampo di poesia, come un aforisma, come un pensiero zen. In queste pagine il Maestro racconta la sua vita, Ia sua anima awenturosa, le complicita che ha seminato per il mondo, gli amori, i sogni, i disincanti, I’arte, la cultura. Curiosamente per narrare la sua vita ha scelto la forma dell’intervista, la parola parlata anziché scritta, ha affidato alla sua voce il compito di fermare la memoria, il tempo, i sentimenti, le immagini, le persone di quella che è sicuramente la sua storia più bella, che ha voluto tramandare alla maniera dei trovatori, dei fabulatori, di quelli che hanno fatto della fantasia il pianeta da esplorare.
Vincenzo Mollica – prefazione all’opera
Raccontaci che compagno di viaggio sei, personalizzeremo la tua avventura