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Tutto comincia a Capua dove è iniziata la ribellione di Spartaco che causò molti problemi all’esercito romano.
Oggi a Capua la stessa tradizione viene ripresa dalla criminalità organizzata che gestisce violenti combattimenti clandestini tra cani.
In questa intensa avventura Spartaco è un cane creato per lottare. Il criminale Batiato, con il contributo scientifico della veterinaria Paola, è riuscito a riprodurre tramite incroci un esemplare di canis pugnax, ovvero un imbattibile animale simile a quelli usati in battaglia dalle legioni romane. Spartaco, un robusto cane corso è il primo esemplare moderno del canis pugnax romano, ma anche lui, come lo schiavo eroe preferisce la libertà alla disciplina e all’inutile violenza dei combattimenti.
Durante uno scontro all’ultimo sangue Spartaco riesce a fuggire insieme a Crisso, Enomao e Dionisa suoi compagni di lotte.
Il piccolo branco si allontana dal degrado delle periferie urbane e d’istinto si diri- ge verso la natura selvaggia delle solitarie pendici del Vesuvio dove incontra e si unisce a un nutrito gruppo di feral dogs (cani inselvatichiti), il branco cresce di numero proprio come accadde ai gladiatori ribelli. Batiato, furioso per la perdita del suo campione, invia i suoi mercenari sulle tracce dei fuggitivi, tra questi c’è il bulgaro Klaus Glabri, (detto Baba Marta).